Faccia dell'Istituto degli Innocenti

Nella ricorrenza dello scoppio della guerra russo-ucraina – 24 febbraio 2022 – i bambini e ragazzi assieme alla loro tutrice e al gatto Busia sono partiti per fare ritorno a casa dopo quasi due anni trascorsi all’Istituto degli Innocenti. Grazie alla Croce Rossa Italiana, assieme ai volontari del Comitato di Firenze, hanno fatto rientro in sicurezza in Ucraina così come stabilito dalle autorità del paese di provenienza e come disposto dal Tribunale per i minorenni di Firenze.

Sono arrivati all’Istituto degli Innocenti un venerdì sera di metà marzo, l’11, dopo un lungo viaggio, accompagnati da un team di Save The Children specializzato nella protezione minori e in collaborazione con il Comitato italiano per i rifugiati.

Tutto fu deciso in poco tempo. L’incertezza di quei giorni ce la ricordiamo tutti. Dopo due settimane dall’inizio della guerra erano già con noi. Un gruppo molto unito, proveniente dallo stesso centro.

Gli Innocenti hanno fatto tutto quello che era nelle proprie possibilità – e mi permetto di dire, in alcuni casi anche oltre – per garantirgli una permanenza quanto più possibile serena e spensierata. Hanno imparato l’italiano, sono andati a scuola, hanno fatto nuove esperienze. Hanno praticato sport, hanno fatto musica, hanno conosciuto un’altra città, Firenze. Sono stati curati e hanno ricevuto l’assistenza medica migliore possibile e per questo terrei molto a ringraziare i Servizi Sanitari e i Servizi Sociali territoriali per il supporto dato.

Inoltre, mi preme molto ringraziare tutti quelli che in questi due anni hanno sostenuto – economicamente o in beni - l’Istituto in questa accoglienza nata come straordinaria e temporanea e che invece è durata molto di più: dal Comune di Firenze alla Fondazione CR Firenze, dalla Regione Toscana a Save The Children, dalle tante realtà associative che hanno dato il loro contributo a tutti i fiorentini che ancora una volta hanno dimostrato nei fatti cosa vuol dire solidarietà.

E ringrazio di cuore tutti gli operatori dell’Istituto, i volontari, i mediatori e i tutori che tanto si sono spesi per far vivere loro al meglio questo tempo.

Per ciascuno di loro è stato definito dalle autorità ucraine competenti un progetto individuale personalizzato che prevede per la quasi totalità dei ragazzi la possibilità di proseguire il loro percorso in una dimensione di accoglienza familiare.

Ci auguriamo che l’esperienza fatta a Firenze, ancorché nata in circostanze tragiche, possa rappresentare per questi bambini e ragazzi un ricordo prezioso e che possa essere servita alla costruzione della loro identità personale e del loro futuro.

A noi resta il ricordo di questo pezzo di vita trascorso assieme, dell’emozione e della preoccupazione per l’accoglienza straordinaria che ci attendeva e organizzata in pochi giorni, di quel venerdì sera quando giunsero in Istituto con i loro occhi che ci guardavano smarriti e dell’ultimo saluto alle prime luci del mattino di un sabato di febbraio.

Siamo certi di aver impiegato al meglio le nostre competenze e ci auguriamo di aver fatto del nostro meglio. Mentre scrivo i “nostri” ragazzi venuti da lontano hanno già raggiunto la loro destinazione. Sono a casa.

Maria Grazia Giuffrida

Presidente dell’Istituto degli Innocenti

Ultimo aggiornamento: 29/02/2024 - 11:52