Giuffrida

I recenti fatti di cronaca che hanno visto protagonisti minorenni e giovani di episodi di violenza per futili motivi o di incidenti senza senso ci raccontano il profondo disagio e il forte malessere che attraversano la nostra società, oltre a una concezione della vita come se valesse poco o niente, a partire proprio dalle nuove generazioni. Bambini e adolescenti che non possono non subire le conseguenze di fenomeni che segnano sempre di più il mondo in cui viviamo, colpito da conflitti e altre emergenze, come la crisi climatica e l’aumento di povertà e disuguaglianze.

Forme di violenza così gravi impongono una riflessione ampia che consideri lo scenario globale che circonda i ragazzi. Le guerre che non abbiamo di fronte agli occhi e di cui sentiamo parlare tutti i giorni in televisione hanno un impatto devastante sui bambini e i ragazzi, causando la perdita di affetti, istruzione, beni primari. Guerre che non possono lasciarci indifferenti, come non possono lasciare indifferenti i loro coetanei che le seguono a distanza.

Ma ci sono altri conflitti, di cui non si parla molto, ma su cui è necessario tenere alta l’attenzione: le liti fra vicini, quelle fra compagni di scuola e fra gruppi di adolescenti. Specchio di un disagio che affonda le radici in un grande malessere, connesso all’assenza o alla scarsità di punti di riferimento stabili, a opportunità negate, alla mancanza di ascolto e occasioni per esprimere bisogni, fare domande e dare forma ai propri sogni. Una sofferenza acuita dall’aumento delle disuguaglianze e della povertà, che riguardano sempre più bambini e ragazzi, in un contesto reso più complesso da un altro fenomeno che caratterizza la nostra epoca: l’iperconnessione digitale.

Il bisogno dei minorenni di essere ascoltati e trovare spazi adeguati per far sentire la propria voce è sicuramente un tema cruciale su cui riflettere: occorre riconsiderare il ruolo degli adulti, facendo sì che diventino ascoltatori attenti e consapevoli delle esigenze dei ragazzi, e promuovere politiche mirate a favorire e sostenere l’ascolto e la partecipazione attiva dei più giovani. Un obiettivo importante, che passa anche attraverso il rafforzamento dell’alleanza tra agenzie educative (scuola, famiglia) e territorio.

L’Istituto degli Innocenti svolge molte attività rivolte alla cura e alla protezione dei bambini e degli adolescenti. Tema cardine di alcune di queste è proprio la partecipazione dei ragazzi, in un’ottica di prevenzione del disagio. Il progetto DesTEENazione, ad esempio, si propone di creare spazi multifunzionali di esperienza per adolescenti e preadolescenti, poli di servizi integrati dove i giovani saranno accompagnati in percorsi mirati a facilitare la maturazione e lo sviluppo di competenze personali e sociali utili alla loro crescita individuale, in una prospettiva volta a promuovere l’autonomia, la capacità di agire nei contesti di vita, la partecipazione, l’inclusione sociale. Un’iniziativa promossa dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali alla quale l’Istituto partecipa svolgendo l’assistenza tecnica.

Da ricordare anche l’importante lavoro di formazione portato avanti con il progetto Patentino digitale. Per l’uso consapevole del web e dei social, realizzato dal Corecom della Toscana in collaborazione con Regione Toscana, Istituto degli Innocenti, Polizia Postale e Ufficio scolastico regionale. Il progetto ha l’obiettivo di fornire a ragazze e ragazzi toscani gli strumenti adeguati per navigare in rete e nei social network con consapevolezza e responsabilità.

Numerose anche le attività che puntano a sostenere la genitorialità e, in generale, le famiglie, poli nevralgici che, come già detto, rivestono un ruolo cruciale nella promozione dell’ascolto e della partecipazione delle nuove generazioni, insieme alla scuola e al territorio. Basti pensare, solo per citarne alcune, al progetto Crescere insieme, che affianca alle proposte per i bambini quelle rivolte agli adulti, in tema di educazione familiare e sostegno alla genitorialità, nonché di formazione per operatori di ambito socio-educativo, e al Centro Famiglie Firenze inaugurato lo scorso febbraio, nuovo servizio gestito dall’Istituto in collaborazione con il Comune di Firenze e la Società della Salute per rispondere ai vari bisogni dei nuclei familiari attraverso un’integrazione tra servizi sociali, educativi, psicopedagogici e sanitari.

Maria Grazia Giuffrida, presidente dell'Istituto degli Innocenti

Last update: 05/08/2025 - 14:49