Michele Francesco
Accadeva agli Innocenti

La balia riporta un bambino degli Innocenti allo Spedale perché, dice, che vuole allattare quello di una sua cognata
Adì xiiij° d’aprile 1450, a ore circha una di notte, ci fu rechato e messo nella pila uno fancullo maschio, il quale ci rechò una donna ch’à nome monna Antonia, dona fu di ***, lanino, istà via di Santo Ghallo. Non era battezato. Facemolo battezare e ponemogli nome chome di sopra e dissero figluolo di una romea franciossa, cioè di una franciosa ch’andava a Roma. Non so però sia, me lo chredo, sia di chi si vuole.
Rechò secho una peza lina, una lana, una fascia asai trista.
Adì iiij° di maggio 1450 demo a balia il sopradetto fancullo a monna Verdiana, del popolo di Santo Lorenzo a Monte Ghufoni [e più il solito corredo dato dallo Spedale] e de’ avere per suo salario il mese soldi 50.
Adì v di luglio 1450 il sopradetto balio e balia c’arechò il sopradetto fancullo, perché disse volea alevare quello della chogniata. Preghamolo che per Dio lo dovesse tenere 6 in 8 dì, tanto trovassi una balia, non volle tenere, mostrandogli aveo in chasa xj fanculli a 2 balie e, perché mi parve mi facesse torto, ebi parole cho(n) lui, dicendogli egli era uno tristo a non volere tenere pure 4 in 6 dì. Disse se ne darebe a carte e cho’ cittadini. Dissi facesse il meglio sapeva e no ll’ò voluto paghare di circha soldi 40 resta avere e bene ne va egli e anche stava il fancullo chome potea.
[viene dato ad altra balia. Poi il 16 luglio:]
Fede per ser Guido, priore di Mugnano, come morì adì 14 d’agosto 1450.
(AOIF, [Libro dei] fanciugli A, 05/02/1445 – 17/10/1450, n. inv. 485, c. 235r)
Ultimo aggiornamento: 29/03/2022 - 11:54





