Esiste un disturbo che in Italia colpisce cinque bambini su cento è la disprassia, ovvero la difficoltà nella coordinazione e nel movimento che può comportare problemi anche nel linguaggio. Per gettare nuova luce su questo problema la Giornata Europea della Logopedia quest'anno è dedicata proprio alla disprassia.Fino al dieci marzo la Federazione Italiana dei Logopedisti mette a disposizione un gruppo di esperti che (dalle 10 alle 12) gestirà un servizio di consulenza telefonica per rispondere ai dubbi dei genitori (049-8647936), altre informazioni sul sito www.fli.it.La disprassia colpisce il 3% della popolazione e il 7% dei bambini fra i due e i sei anni. Questo disturbo comportano difficoltà di acquisire e articolare le parole, a comprendere e ad esprimersi correttamente. L’origine non ha nulla a che vedere con i deficit cognitivi (di attenzione, memoria, percezione, ragionamento) ed esistono alcuni campanelli di allarme da non sottovalutare, quali per esempio arrivare più in ritardo rispetto ai coetanei ad apprendere azioni di base: come sedersi, rotolarsi, alzarsi, camminare, vestirsi, disegnare, masticare e deglutire cibi solidi. Intervenire sulla disprassia si può, a cominciare da un percorso di logopedia e programmi di riabilitazione volte ad un recupero verbale e all’apprendimento motorio finalizzato. È importante, sottolineano gli esperti, impegnarsi nei primi anni di vita, quando il cervello è molto plastico e può essere facilmente modificato.

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Ultimo aggiornamento: 22/11/2018 - 16:41