Minori adottati e inserimento scolastico: esperienze, processi di integrazione, collaborazione tra scuola e servizi, obiettivi e percorsi comuni. Sono stati questi i temi al centro del seminario che si è tenuto per tutta la giornata all'Istituto degli Innocenti. 'L’impegno per le famiglie adottive in Toscana. Lavorare insieme per favorire l’inserimento e l’accoglienza a scuola', il titolo dell'iniziativa organizzata da Regione, Garante Regionale Infanzia e Adolescenza, Ufficio Scolastico Regionale, Centro regionale di documentazione per l’infanzia e l’adolescenza dell'Istituto degli Innocenti. Alla giornata hanno partecipato, tra gli altri, anche la vicepresidente Stella Targetti e l'assessore al welfare Salvatore Allocca.

“I bambini – ha detto la vicepresidente Stella Targetti - passano a scuola un tempo importante della loro vita: tra i banchi sperimentano per la prima volta l'incontro con la nuova realtà che li circonda e il fallimento nell’inserimento scolastico può compromettere l’integrazione sociale e comunitaria, loro e delle loro famiglie adottive. La Regione finanzia tre progetti formativi per insegnanti e dirigenti scolastici sui Piani di gestione della diversità e dell'inclusione a scuola che toccano anche il tema delle adozioni e degli affidamenti. Le adozioni – ha concluso - sollevano nuove sfide e per affrontarle è importante condividere le buone esperienze e le azioni messe in campo finora”.

La fase dell'inserimento scolastico dei minori adottati rappresenta uno dei punti centrali per lo sviluppo del loro benessere e per la migliore riuscita del percorso di integrazione nel nuovo contesto di vita. L'ambiente scolastico, spazio fondamentale per la crescita e la socializzazione, è infatti quello in cui il bimbo o la bimba sperimentano il proprio rapporto con il mondo esterno. Durante la giornata è stato sottolineato il rapido mutamento che interessa il fenomeno dell'adozione, anche in Toscana: soprattutto in adozione internazionale, l'età si è notevolmente elevata, è aumentato anche il numero di adozioni di fratelli ed è forte la differenziazione dei paesi di origine. Diviene perciò necessario mettere a disposizione alti livelli di professionalità per assicurare la buona riuscita del progetto adottivo ed un adeguato accompagnamento dei minori e delle famiglie lungo tutto il percorso di crescita, attraverso lo sviluppo di azioni strutturate di dialogo con i servizi territoriali e con la scuola.

“La necessita di accompagnare ragazzi e famiglie nel percorso di adozione – ha aggiunto l'assessore Salvatore Allocca - non può non passare da un ruolo consapevole della scuola, dove i bimbi incontrano, dopo una nuova famiglia, anche una nuova comunità in cui dovranno inserirsi. Sapersi confrontare con il portato di sofferenza e con altre culture di provenienza chiede agli insegnanti la capacita di leggere lo specifico di ogni singola situazione. Per questo il confronto di esperienze e di saperi, tra il mondo della scuola e di chi si occupa dei processi di adozione, è un passaggio tanto necessario quanto arricchente per ciascuno”.

Ultimo aggiornamento: 22/11/2018 - 16:33