Bambini al Centro: l'apertura del convegno di martedì 18 ottobre 2022

Bambini al Centro: l'apertura del convegno di martedì 18 ottobre 2022

“Bambini al Centro” prosegue, andrà avanti almeno per i prossimi due anni. Sarà rifinanziata almeno fino a tutto il 2024 la sperimentazione di nuovi modelli d’intervento di mediazione familiare nei casi di separazioni conflittuali che espongono a sofferenza i figli minorenni promossa dal Centro Regionale di Documentazione per l’Infanzia e l’Adolescenza e Istituto degli Innocenti insieme a Regione Toscana e Tribunale di Firenze, dal 2020 condotta negli spazi dell’Istituto degli Innocenti. L’annuncio è arrivato martedì 18 ottobre dall’Assessora regionale alle Politiche Sociali Serena Spinelli nelle conclusioni de “La mediazione familiare come risorsa per il benessere dei bambini”, il convegno  organizzato nella Sala Brunelleschi dell’Istituto che ha fatto il punto sulla sperimentazione a due anni di distanza dall’attivazione, mettendo attorno allo stesso tavolo tutti i protagonisti del primo biennio di sperimentazione, inclusi Ordine degli Avvocati e Organismo di Conciliazione di Firenze.

I numeri e le tendenze dei primi due anni di sperimentazione

L’opportunità di dare continuità alla sperimentazione è emersa in modo nitido da quasi tutti gli interventi dei relatori. A cominciare da quelli di Raffaella Pregliasco e Maurizio Parente, ricercatori dell’Istituto degli Innocenti, che hanno tracciato il percorso e l’evoluzione di “Bambini al Centro” a partire dai dati e le tendenze emersi dai rapporti di monitoraggio bimestrali del progetto: complessivamente sono state 141 gli incontri informativi propedeutici all’avvio del percorso di mediazione familiare cui hanno preso parte sia coppie coniugate e che di fatto con un procedimento giudiziale in corso ( pari, rispettivamente, al 50% e al 40% del totale) che coppie “in stragiudiziale”, che vivono una situazione altamente conflittuale non ancora tradottasi nell’apertura di un contenzioso di fronte al giudice, pari al 10%.  I percorsi di mediazione effettivamente avviati sono stati 122 e hanno interessato l’85% di tutte le coppie che hanno partecipato agli incontri informativi, un’incidenza media elevata che è la conseguenza di un andamento crescente nel corso del biennio, passando dal 77,3% del 2020 all’86,2% dell’anno successivo fino al 90,7% del 2022. Le maggiori fatiche nel trovare accordi dei genitori coinvolti nei percorsi di mediazione di “Bambini al Centro” hanno riguardato “le comunicazioni tra loro sui figli o con i figli quando questi si trovano presso l’altro coniuge” (segnalato come elemento di difficoltà nel 44% dei casi) e “la calendarizzazione delle frequentazioni con i figli” (42%), accanto agli  “aspetti economici della separazione” (42%). Ci sono anche elementi di criticità, dunque,  perché non sempre il percorso di mediazione familiare aiuta le coppie a mantenere o recuperare le proprie responsabilità genitoriali. Però spesso aiuta e anche questo emerge chiaramente dai dati del primo biennio di sperimentazione: nella metà dei casi, infatti, la conflittualità di coppia si è ridotta in modo significativo durante il percorso di mediazione e il 55% delle volte è migliorata notevolmente anche la comunicazione fra i genitori.

Il convegno

Il convegno è stato aperto dai saluti istituzionali di Maria Grazia Giuffrida, Presidente dell’Istituto degli Innocenti, di Marilena Rizzo, Presidente del Tribunale ordinario di Firenze, di Susanna Della Felice, Presidente dell’Organismo di conciliazione di Firenze e di Manuela Cecchi, Segretario dell’Ordine degli Avvocati di Firenze. Quindi la relazione introduttiva di Silvia Governatori, Presidente della Prima sezione civile del Tribunale ordinario di Firenze, che ha definito “Bambini al Centro un grandissimo regalo che la Regione fa a tutti i cittadini dato che il servizio è interamente gratuito” e la tavola rotonda con gli interventi di Alessandro Salvi, dirigente del settore innovazione sociale della Regione Toscana (“La mediazione familiare nel contesto delle politiche di sostegno alla genitorialità”),  Manuela Cecchi (“La mediazione familiare alla luce della Riforma Cartabia”) e Adriana Capozzoli, mediatrice familiare professionista (“L’esperienza del Servizio Famiglia dell’Organismo di conciliazione di Firenze”). Quindi il focus dedicato alle esperienze territoriali con le relazioni di Claudia Magherini del settore promozione dei diritti e tutela dei minori del Comune di Firenze, Carlotta Catani e Maria Ermini, referenti del Centro per le famiglie del Comune di Prato e Rosa Maranto, responsabile dell’unità funzionale consultoriale della Zona Livornese (Asl Toscana Nord Ovest).

Ultimo aggiornamento: 20/10/2022 - 15:03