Profezia delle ranocchie

L'edizione 2011 della rassegna cinematrografica “Bambini in-visibili. Fotogrammi sull’accoglienza” si conclude con un successo. Tre delle quattro serate hanno visto la sala affollata di spettatori e si prevede un grande successo di pubblico, soprattutto bambini, per l'ultimo appuntamento.

Mercoledì 7 dicembre alle 17.30, all'Istituto Stensen di Firenze (Viale don Minzoni 23/c) ci sarà la proiezione del film francese di animazione “La profezia delle ranocchie” (2003) di Jacques-Rémy Girerd. L'ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Si tratta di un lungometraggio per bambini, dura 85 minuti, uscito nelle sale nel mese di ottobre 2004 dove le protagoniste sono le ranocchie. Sono esperte di meteorologia e un giorno annunciano l'arrivo, entro la prossima luna, di un diluvio universale che durerà quaranta giorni e quaranta notti.

In un luogo lontano da tutto e da tutti vivono Ferdinand, marinaio in pensione, la moglie di origini africane Juliette e Tom il loro figlio adottivo. É ospite della famiglia anche la figlia dei vicini che sono partiti per un safari dove vogliono catturare due coccodrilli per il loro piccolo zoo. Con l'arrivo delle grandi piogge che sommergono tutto il silos della famiglia di Ferdinand diventerà la nuova Arca simbolo di convivenza e diversità.

Il film mostra come etnie e culture diverse possano convivere ma, perché ciò sia possibile, sono necessari tanto dialogo e rispetto reciproco, cooperazione e difesa della diversità. Gli abitanti dell'Arca vedono Ferdinand, oltre che capitano, anche come l'anziano e il custode dei valori, ma ci saranno dei problemi dovuti a una sorta di ammutinamento. É un film per bambini che tratta i temi della convivenza e del rispetto per gli altri ma anche di speranza.

La rassegna cinematografica, arrivata alla terza edizione, è promossa dal Centro Affidi del Comune di Firenze e realizzata in collaborazione con l'Istituto degli Innocenti. Il tema dell'edizione 2011 è la drammatica situazione migratoria dei minori stranieri non accompagnati. Attraverso il messaggio cinematografico viene sperimentata la promozione dell’affidamento eterofamiliare come forma di accoglienza indipendentemente dall'età del minore o dalla sua provenienza geografica, estrazione culturale o fede religiosa.

Il 9 novembre è stato proiettato “Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano” (2003) film di François Dupeyron. Il film si svolge nella Parigi degli anni '60 dove il protagonista, Momo, bambino di undici anni, vive solo con un padre depresso. Il bambino fa amicizia con Ibrahim, arabo e proprietario di una drogheria del quartiere ebraico con cui fa un viaggio verso Oriente.

Mercoledì 16 novembre è stato possibile vedere “Welcome” (2009) di Philippe Lioret. Il film è la storia del giovane curdo Bilal che ha lasciato il suo paese e giunto a Calais sogna di imbarcarsi per raggiungere l'Inghilterra senza riuscirci. In una piscina comunale della città francese incontra Simon, un istruttore di nuoto che colpito dall'ostinazione di Bilal lo allenerà non solo per raggiungere l'Inghilterra ma per lottare nella vita.

Il terzo film della rassegna, proiettato il 23 novembre è stato “Non è ancora domani (La pivellina)” di Tizza Covi e Rainer Frimmel del 2009. La storia si svolge a Roma, lontano dagli itinerari turistici. La protagonista si chiama Asia, una bambina di due anni che viene trovata da Patti, un'artista circense e suo marito Walter con un biglietto in tasca. Lo ha scritto la madre della bambina che dice che verrà a prenderla presto. (sp)

Il programma (742Kb)

Info:
Centro Affidi del Comune di Firenze
Via Palazzuolo, 12
tel 055 2616433 - 437
centroaffidi@comune.fi.it

Ultimo aggiornamento: 23/11/2012 - 11:49