Notte ricercatori 2023

Con un laboratorio, un talk, una visita gratuita al Museo e un tour guidato alla mostra dedicata ai segnali di riconoscimento, l’Istituto degli Innocenti di Firenze è tra i protagonisti della ‘Notte europea delle ricercatrici e dei ricercatori’, la manifestazione annuale, quest’anno il 29 settembre, lanciata dalla Commissione europea per diffondere nelle città e nelle piazze la cultura scientifica.

La ‘Bright-Night 2023’ vede mobilitata tutta la Toscana con un ricco cartellone di iniziative che coinvolgeranno circa 1000 ricercatori dislocati nelle piazze di undici città della nostra regione per animare oltre 300 iniziative: laboratori, dimostrazioni, esperimenti, mostre, visite guidate e passeggiate scientifiche che coinvolgeranno i cittadini in un percorso avvincente attraverso una vastissima gamma di temi legati alla ricerca.

A Firenze il cuore pulsante della manifestazione sarà proprio piazza Santissima Annunziata, su cui si affaccia l’Istituto degli Innocenti. Qui saranno allestiti vari stand, un padiglione dedicato interamente ai ragazzi ricco di momenti di scoperta della scienza, oltre a un’area incontri dove si avvicenderanno brevi talk dei ricercatori dell’Università di Firenze sotto il titolo ‘Mostra e Dimostra’. La serata si concluderà con lo spettacolo “I confini non esistono” di e con Stefano Mancuso e Matteo Caccia: un evento in cui si incrociano le narrazioni del notissimo neurobiologo vegetale e dell’attore e drammaturgo. Altri appuntamenti precedono e seguono la Bright-Night a Firenze durante tutta la settimana dal 25 al 30 settembre, per un totale di 70 iniziative.

Gli eventi dell’Istituto e del Museo degli Innocenti

L’Istituto e il Museo degli Innocenti saranno attori attivi grazie ad alcuni appuntamenti in programma il 29 settembre:

Nel dettaglio il laboratorio “Pop masculinit(ies). Differenti mascolinità in differenti narrazioni musicali”,si propone di lavorare con i ragazzi sui modelli di mascolinità prodotti dal mondo della cultura popolare e, in particolare della musica. Verranno proiettati alcuni video di band e di artisti che, da un lato promuovono modelli di mascolinità tradizionali e, dall’altro lato, modelli che mettono in scena performance lontane dallo standard eteronormativo. L’obiettivo è quello di creare uno spazio di dialogo e riflessione critica riguardo i modelli proposti dalla musica e di come questi possono riflettersi nella costruzione del loro immaginario. Un’esperienza sviluppata valorizzando i risultati di progetti di innovazione e ricerca dell’Istituto finanziati dall’UE.

Alle ore 18, segue il talk “Il diritto a conoscere le proprie origini”, un incontro che punta ad approfondire il tema dell’accesso alle informazioni sulle origini dei giovani da un punto di vista sociale, evidenziando anche la disciplina normativa di riferimento, fino ad arrivare alla presentazione di SE.RI.O – Servizio per la ricerca delle origini, finalizzato all’accompagnamento dei relativi percorsi di accesso. L’incontro sarà anche l’occasione per approfondire la storia e il ruolo dell’Istituto degli Innocenti nell’accoglienza dei bambini in stato di abbandono e nella conservazione e trasmissione delle loro storie.

Per tutto il pomeriggio del 29 settembre sarà dato ampio spazio ai giovani sotto i 26 anni che potranno entrare gratuitamente al Museo degli Innocenti. Nato per esporre le opere d’arte dell’antico Spedale, il Museo è stato trasformato in un percorso che permette di scoprire un patrimonio culturale unico al mondo perché profondamente legato all’attività svolta da oltre sei secoli dall’Istituto in favore dei bambini e degli adolescenti. Il percorso si articola tra arte, storia e architettura componendo un racconto che lega passato e presente e testimonia una storia mai interrotta di accoglienza e aiuto all’infanzia e alle famiglie. Sempre il Museo degli Innocenti, infine, propone un altro evento di grande rilievo culturale: la visita guidata alla mostra “E l’altra metà serberò io”. Una rassegna che espone una selezione degli oltre 40.000 segnali custodi nell’Archivio storico, un patrimonio fra i più importanti al mondo. Si tratta di piccoli oggetti lasciati indosso ai bambini al momento del loro ingresso nell’Ospedale. Oggetti “spezzati” che per lungo tempo hanno costituito il solo “documento d’identità” capace di ristabilire il legame con il proprio figlio mostrandone appunto “l’altra metà”. La mostra ripercorre la funzione dei segnali nel corso dei secoli, le diverse tipologie giunte fino a noi (monete e medaglie, accessori votivi, quali rosari, medagliette e croci, o di uso comune come monili, bottoni e nastri), ma soprattutto porta alla luce le tante storie dei bambini accolti a cui questi oggetti sono appartenuti. Un’occasione per far conoscere al grande pubblico un patrimonio unico da tutelare, valorizzare e trasmettere alle nuove generazioni. La Mostra è allestita nella sezione storica (piano interrato) del Museo degli Innocenti ed è visitabile fino al 30 settembre 2023.

Ultimo aggiornamento: 22/09/2023 - 09:23