Anche l'Istituto degli Innocenti sostiene la campagna #bringbackourgirls nata dal web a sostegno spontaneo delle giovani liceali sequestrate a Chibok, in Nigeria, dal movimento estremista Boko Haram.


Nella notte tra il 14 e il 15 aprile scorso uomini armati hanno fatto irruzzione nel paese, bruciando le case e portando via 234 ragazze, che a breve avrebbero dovuto sostenere un esame importante. Il gruppo estremista islamico punta il dito contro l'istruzione occidentale (Boko Haram tradotto significa letteralmente “l'istruzione occidentale è peccato”) e dal 2009 ha preso di mira le scuole nello stato nigeriano del Borno provocando migliaia di morti.

La campagna #bringbackourgirls, 'restituiteci le nostre ragazze', è nata spontaneamente grazie alla diffusione in rete da parte di organizzazioni umanitarie, governi, personaggi noti e semplici cittadini.

“Il diritto all'istruzione rappresenta l'unica via di emancipazione dalla povertà in alcuni paesi. Bambini e ragazzi di tutto il mondo devono poterne usufruire liberamente e devono essere incentivati e aiutati a farlo – afferma Alessandra Maggi, presidente dell'Istituto degli Innocenti - Siamo un'istituzione che fin dalla sua nascita ha offerto ai piccoli accolti assistenza ma anche educazione e l'insegnamento di un mestiere. Tutt'oggi operiamo per il pieno riconoscimento dei diritti, fra cui quello a poter migliorare le proprie condizioni di vita. Sosteniamo quindi con forza questa campagna nata da così tanta partecipazione popolare, segno di un tema che tocca profondamente le coscienze di tutti”

Ultimo aggiornamento: 22/11/2018 - 16:34