Insegnanti, assistenti sociali, educatori professionali e rappresentanti di associazioni scout sono stati protagonisti di un lavoro di ricerca sul tema della violenza sessuale su minori maschi. Tramite focus group e questionari l’Istituto degli Innocenti ha approfondito, con le persone che si trovano a poter raccogliere i primi segnali, sintomi o testimonianze di giovani vittime, le tematiche che sono al centro del progetto europeo Culture of Care, co-finanziato dalla Commissione europea.

Il lavoro di rilevazione dei bisogni è stato fatto in contemporanea nei cinque Paesi che partecipano al progetto (Italia, Austria, Germania, Spagna, Bulgaria) e i risultati sono stati raccolti in cinque rapporti nazionali, tra cui quello italiano curato dall'Istituto degli Innocenti, che saranno la base per una relazione transnazionale in grado di mettere a confronto quanto emerso in ogni Paese.

L’Istituto degli Innocenti ha portato quindi avanti, tra giugno e settembre, i focus group e ha distribuito il questionario a circa 300 indirizzi. Cosa emerge dalle risposte? Intanto che quel che manca è una chiara definizione di violenza sessuale, che va costruita per consentire agli adulti di riferimento (quindi insegnanti, assistenti sociali, educatori, capi scouts) di trasmetterla ai bambini e ragazzi di cui si prendono cura.

Inoltre occorre approfondire una riflessione sulla prospettiva di genere, per integrarla nel lavoro di prevenzione, nonché di rilevazione dei segnali sospetti e negli interventi di supporto rivolti ai ragazzi vittime di violenza.

Quello su cui il rapporto dell’Istituto degli Innocenti insiste è il necessario superamento di alcuni stereotipi e miti legati alla violenza sessuale sui bambini e ragazzi di sesso maschile: l'idea che un maschio non possa essere vittima di violenza in quanto forte e in grado di difendersi; la mistificazione che vede la violenza sessuale come una iniziazione sessuale; la convinzione che un bambino o un ragazzo possa, in seguito alla violenza, diventare omosessuale o autore di violenza a sua volta; il fatto che alcuni comportamenti di una donna nei confronti di un ragazzo non siano percepiti così gravemente come quelli di un uomo nei confronti di una ragazza.

Tutti i partecipanti ai focus group hanno segnalato la necessità di una formazione specifica su questi argomenti e soprattutto una cooperazione più stretta tra famiglia, scuola, servizi sociali e sanitari, pediatri e autorità giudiziaria, sia per migliorare l’intervento verso il minore, sia per dare un supporto emotivo all’adulto che si trova per primo di fronte a un (possibile) caso di violenza.

Il sostegno all’educatore o all’insegnante che si trova nella posizione di raccogliere i segnali delle giovani vittime di violenza è infatti essenziale per permettergli di aiutare adeguatamente i bambini e i ragazzi.

Anche l’educazione sessuale è stata indicata come utile strumento di prevenzione, in particolare dagli insegnanti delle scuole secondarie, e per tutti i partecipanti alla ricerca è importante avere un protocollo istituzionale interno per la rilevazione e la procedura di segnalazione e di intervento di un presunto caso di violenza.

“I risultati della ricerca sono serviti a elaborare un programma di formazione per le cosiddette “prima persone di contatto” – spiega la presidente dell’Istituto degli Innocenti, Maria Grazia Giuffrida - il programma è adattato alle esigenze dei vari partecipanti in base alle loro professioni. Dai primi corsi realizzati, ma anche dalla partecipazione ai focus group, risulta chiaro quanto interesse ci sia verso l’approfondimento della conoscenza del fenomeno della violenza sessuale sui ragazzi”.

“Culture of Care – continua Giovanni Palumbo, direttore generale dell’Istituto degli Innocenti - prosegue nelle sue attività che prevedono di coinvolgere anche bambini e ragazzi. Il confronto con insegnanti, assistenti sociali e rappresentanti delle associazioni giovanili è essenziale per elaborare al meglio le proposte di sensibilizzazione”.

Maggiori informazioni si trovano sul sito del progetto

Ultimo aggiornamento: 21/03/2018 - 10:39