Giorgio Vasari

Due giornate di lavori a Firenze e Arezzo in occasione del V centenario della nascita di Giorgio Vasari. L'incontro ha come titolo “L’ultimo 'apparato' Giorgio Vasari, la casa, le carte, il teatro della memoria” (programma tra gli allegati) e si tiene il 24 novembre a Firenze alla Biblioteca degli Uffizi e il 25 novembre ad Arezzo al Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna.

Un convegno, al quale partecipano vari studiosi, promosso dalla Soprintendenza archivistica per la Toscana, Soprintendenza per i beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici di Arezzo e Deputazione di storia patria per la Toscana.

Vari esperti tratteranno argomenti tra i quali la scrittura come rimedio alla “voracità del tempo” e le poesie del Vasari, l’eredità dell'artista e la Fraternita dei Laici di Arezzo. Tra i vari studiosi sarà presente anche Maria Fubini Leuzzi che interverrà sul tema “Giorgio Vasari e l’Istituto degli Innocenti al tempo dello spedalingo Vincenzio Borghini”.

La studiosa ha potuto fare le sue ricerche nell'Archivio storico degli Innocenti nel quale varie volte è citato il Vasari. Lucia Sandri è la storica dell'Istituto che ha fornito le indicazioni a Fubini Leuzzi per le sue indagini. Ha curato un inventario che permette anche una consultazione on line per indici alfabetici e unità archivistiche. É costituito da quasi 14 mila documenti che testimoniano la vita dell'antico Spedale dalla sua edificazione - nella prima metà del '400 - e quella di innumerevoli enti, famiglie e personaggi la cui memoria scritta, con i loro patrimoni, pervenne agli Innocenti nel corso dei secoli.

«Giorgio Vasari e Vincenzo Borghini, priore benedettino dell'Istituto degli Innocenti, erano legati da profonda amicizia – racconta Sandri - Borghini fu il fondatore dell'Accademia del Disegno, diventata poi Accademia delle Belle arti. L'artista aveva estrema fiducia nell'Istituto dove mise anche un suo figlio illegittimo. E all'amico Borghini lasciò anche le sue ultime volontà di cui è rimasta traccia nell'archivio anche se il testamento non è mai stato trovato».

Maria Fubini Leuzzi, nell'Archivio storico, ha lavorato sull'imbreviatura di Raffaello Eschini da Palazzuolo, notaio dello Spedale. Un documento, minuta dell'atto atto notarile da cui si traeva l'atto definitivo, nel quale si fa cenno della consegna del testamento a Borghini.

Ma oltre che essere grandi amici Vasari e Borghini collaboravano anche nell'attività artistica. Il priore consigliava l'artista sui modelli da seguire e spesso, come nel caso degli affreschi della cupola di Santa Maria del Fiore, si occupava dell'iconografia degli affreschi.

Nel pomeriggio del 25, ad Arezzo, ci sarà due visite guidate: alla Casa Vasari e alle mostre “Il primato dei toscani nelle Vite del Vasari” e “Giorgio Vasari disegnatore e pittore”. Dopo verrà inaugurata la mostra “Vasari a Napoli. I dipinti della sacrestia di San Giovanni a Carbonara, il restauro, gli studi, le indagini”.

Il convegno vuole anche sottolineare le vicende – e l'importanza - dell'archivio Vasari di Arezzo ora sotto sequestro. La società russa Ross Engineering lo aveva acquistato alla cifra record di 150 milioni di euro dai fratelli Festari, ultimi eredi dell'artista.

Il prezioso archivio contiene registri, documenti autografi e corrispondenza intrattenuta da Giorgio Vasari con Michelangelo e altri famosi artisti rinascimentali. Nel 1990, dalla Soprintendenza archivistica della Toscana è stato dichiarato di notevole interesse storico e vincolato al luogo di custodia. Nel mese di marzo dello scorso anno, su richiesta della procura della Repubblica di Roma, è stato messo sotto sequestro preventivo. (sp)

Ultimo aggiornamento: 18/05/2012 - 11:58