Data:

27 Agosto 2023

Maria Grazia Giuffrida 2023

Dobbiamo prendercela tutti questa responsabilità. E’ superato il tempo di aspettare, di delegare e sì, è superato anche il tempo di indignarsi. Ci sono delle atrocità che vanno prevenute, si può fare e va fatto. Dobbiamo prendercela tutti questa responsabilità, perché è di tutti.

Le relazioni affettive, la sessualità, il rispetto e la considerazione dell’altro in quanto persona, i limiti del lecito e dell’illecito sono questioni da riaffermare con forza nel dialogo, nel confronto, nella formazione con i bambini e i ragazzi, ma anche con gli adulti.

I primi a sbagliare siamo proprio noi adulti perché ci affidiamo, speriamo nella “fortuna di”, facciamo finta di non vedere, se non addirittura ci giriamo dall’altra parte. I giovani, gli adolescenti – per non dire i bambini – stanno vivendo in un clima di totale inconsapevolezza di determinati valori, non ne hanno contezza, non si rendono conto.

Certi fatti addolorano e lasciano senza parole, ma non è l’indignazione la soluzione.

Famiglie, scuola, istituzioni devono avere il coraggio di parlare con i bambini e gli adolescenti per creare delle relazioni affettive culturalmente accettabili, per spiegare e condividere valori veri e sani. Dobbiamo uscire dai vecchi retaggi culturali che oggi sono esasperati dall’abuso di ciò che viene trovato in rete, dalla mercificazione e dal non prendersi la briga di spiegare sentimenti e valori.

Esiste una totale svalutazione del corpo – sia femminile che maschile – a tutti i livelli, anche nel linguaggio quotidiano, nei social network, in piazza. Molti sembrano vivere nell’inconsapevolezza del valore della persona nella sua integrità fisica, psichica ed emotiva.

Su questi temi negli ultimi anni l’Istituto degli Innocenti, si è concretamente impegnato, con azioni di formazione, sensibilizzazione, condivisione di pratiche positive come per esempio in alcuni progetti europei CarMia sulla prevenzione della violenza di genere nei giovani e Engaged in Equality sui ruoli di genere tradizionali e la mascolinità egemonica. Progetti che hanno visto anche attraverso la sperimentazione di pratiche educative innovative, il coinvolgimento di insegnanti e ragazzi sulla prevenzione con l'utilizzo di specifiche metodologie partecipative. Il forte interesse che hanno suscitato in ambito scolastico, evidenzia la necessità di proseguire e rafforzare l’intervento educativo su questi temi.

E’ facile per degli adolescenti cadere nella trappola dello stereotipo, per non conoscenza, per fragilità o per sentirsi accettato da un gruppo che è evidentemente a sua volta fragile: devono essere mostrati e praticati modelli alternativi. Questi modelli vanno presentati nella vita di tutti i giorni evitando di esporre i ragazzi a una eccessiva sessualità, a una eccessiva esaltazione della “perfezione” del corpo che non esiste, vanno evitate espressioni lesive, offensive o insinuanti.

Cosa stiamo insegnando ai nostri figli?

Dobbiamo prendercela tutti questa responsabilità.

Maria Grazia Giuffrida

Presidente Istituto degli Innocenti

Ultimo aggiornamento: 27/08/2023 - 15:09