Manifesto per un uso positivo del web

Un manifesto programmatico per un uso sicuro e positivo del web corredato da 6 proposte concrete, è questo il risultato degli Stati Generali della Pediatria che si sono tenuti il 19 novembre in contemporanea in 18 regioni italiane, in occasione della Giornata Mondiale del Bambino e dell’Adolescente. L'incontro toscano si è tenuto presso l'Istituto degli Innocenti.
I lavori degli Stati generali sono partiti dai risultati della ricerca Eukidsonline pubblicata nel settembre 2011 e condotta in 25 paesi sui comportamenti online dei più piccoli e dalla constatazione dell'arretratezza italiana riguardo alle nuove tecnologie. Un'arretratezza che è sia infrastrutturale, visto che la banda larga in Italia raggiunge il 21,3% della popolazione contro il 38.2 della Danimarca e il 25.7% di media dei 27 Paesi della UE, sia per le competenze digitali dei più piccoli decisamente inferiori a quelle dei loro coetanei europei.
Il manifesto dei pediatri italiani è un documento interessante visto che finalmente si parla di web come opportunità e non esclusivamente come un pericolo dal quale salvaguardare i ragazzi, vi si legge infatti che “Le politiche orientate soltanto a limitare l’esposizione ai rischi online sono dannose perché rischiano di acuire il divario digitale [...] Occorre invece promuovere usi positivi della rete, fornire ai ragazzi le conoscenze e gli strumenti necessari per affrontare i rischi.”.
La prima delle proposte concrete riguarda un miglioramento delle infrastrutture e la diffusione della banda larga, del resto tra le riforme per lo sviluppo e la crescita allo studio del nuovo Governo italiano spicca il rispetto dell’Agenda Digitale Europea con la diffusione della banda larga sul territorio nazionale. Infatti l'Europa mette in campo 9,2 miliardi di euro per aiutare gli stati membri a connettere tutti gli abitanti ad almeno 30Mega entro il 2020 e a sviluppare nuovi servizi digitali. Neelie Kroes, commissaria europea all'Agenda Digitale, è convinta che nei prossimi 10 anni lo sviluppo della banda larga possa stimolare nuove attività produttive del valore di mille miliardi di euro e creare molti milioni di posti di lavoro: «Un aumento della penetrazione della banda larga di 10 punti percentuali genera una maggiore crescita del Pil tra lo 0,9 e l'1,50%», dice la Kroes.
Seguono poi due proposte legate alla diffusione della lavagna interattiva multimediale LIM e degli ebook come supporti digitali dei contenuti didattici e l'idea di avere lezioni videoregistrate a disposizione di tutti gli studenti per consultarle al di fuori dell’orario scolastico sia come compiti a casa che come spunto di discussione in classe.
Sono due però le proposte più interessanti ovvero un maggiore utilizzo del computer sin dalle prime classi elementari, a partire dai 7 anni come nel resto d'Europa e la formazione degli insegnanti per valorizzare e guidare l’esperienza dei ragazzi nel campo delle tecnologie dell’informazione.

L'Istituto degli Innocenti si trova completamente in linea con le tesi dei pediatri visto che da 4 anni porta avanti progetti di media education nelle scuole che hanno già coinvolto una comunità on line di 4500 ragazzi attraverso i laboratori realizzati in 350 classi. I laboratori prevedono l'utilizzo della LIM e dei pc in classe e sono realizzati non al di fuori dei percorsi scolastici ma come strumento formativo utile a tutte le materie di studio: “Un normale strumento di uso quotidiano nell’attività didattica” dicono i pediatri e hanno ragione perchè le tecnologie possono essere utili in maniera del tutto trasversale rispetto alle materie d'insegnamento.
Inoltre i laboratori nelle scuole di Trool a partire dall'anno scolastico 2010-2011 si sono estesi alle prime elementari coinvolgendo i bambini di 6 anni nel percorso di “Piccole storie” e facendo avvicinare i più piccoli al pc e al web in maniera graduale per iniziare insieme a loro ad utilizzare le nuove tecnologie così da formare dei giovani internauti sicuri e consapevoli.
Anche la formazione di genitori e insegnanti è fondamentale e va avanti ormai da tre anni, è molto importante però anche lo scambio continuo fra adulti e ragazzi perchè le nuove tecnologie cambiano il rapporto tra docente e discente e anche i genitori possono imparare molto dai “nativi digitali” senza però sentirsi inadeguati rispetto alle conoscenze tecnologiche dei propri figli .
Gli strumenti come ebook e lim sono utili e non se ne potrà fare a meno nella scuola del domani, ma devono essere associati a dei contenuti di qualità perchè, per dirla con le parole dei pediatri “La media education deve diventare una priorità dei percorsi formativi della scuola italiana. ” (francesca conti)

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Ultimo aggiornamento: 17/05/2012 - 12:14