Ha chiesto scusa solo nel 2013 il Governo irlandese per le Magdalene Laundries, le lavanderie dei conventi dove venivano rinchiuse e letteralmente fatte sparire le giovani ragazze madri, per evitare che infangassero il buon nome della famiglia con un figlio fuori dal matrimonio. La prima di queste strutture venne aperta nel 1922, l’ultima è stata chiusa solo nel 1996, dopo lo scoppio di uno scandalo. Di maternità difficile e dei racconti delle donne sopravvissute a quelle che erano una sorta di case di detenzione nella cattolicissima Irlanda si parlerà all’Istituto degli Innocenti mercoledì 15 marzo, alle ore 15.30, in Sala Poccetti, l’ex refettorio delle bambine recentemente restaurato.

Protagonista dell’incontro, intitolato “La maternità difficile: storie e racconti delle Magdalene Laundries irlandesi e dell'Istituto degli Innocenti”, la prof.ssa Katherine O’Donnell, esperta di storia delle donne e di storia tramandata oralmente, docente alla University College of Dublin.

Secondo quanto dichiarato dallo stesso premier irlandese Enda Kenny nel 2013, oltre 10mila donne sono state internate nelle Magdalene Laundries, costrette a subire condizioni di vita al limite della schiavitù o anche oltre questa soglia. Molte non ne sono più uscite, alcune sono sopravvissute e sono oggi testimoni di una dolorosa pagina di storia.

Dopo i saluti della presidente dell’Istituto degli Innocenti Maria Grazia Giuffrida, la parola passerà a Katherine O’ Donnell, con traduzione consecutiva a cura di Erika Bernacchi (Istituto degli Innocenti). Previsti gli interventi di Antonella Schena, responsabile Servizio Documentazione dell’Istituto degli Innocenti e direttrice della Biblioteca Innocenti Library, Laura Laera, presidente del Tribunale per i minorenni di Firenze e Diana Toccafondi, soprintendente ai Beni archivistici per la Toscana. Conduce Raffaella Pregliasco, responsabile Cooperazione internazionale per l’Istituto degli Innocenti.

Crediti foto

Ultimo aggiornamento: 24/01/2019 - 17:43