Internet fra libertà e sicurezza

In occasione del 63° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani Ban Ki Mun, il segretario generale dell’Onu, ha sottolineato il ruolo chiave di internet e dei social network nel farsi veicoli dei diritti umani e di averli fatti diventare contagiosi come lo è il web.
La prova generale della felice unione tra social network e diritti umani è stata senza dubbio la primavera araba che ha avuto in Facebook e Twitter strumenti utili sia per condivisione di informazioni tra i manifestanti sia per la diffusione in tutto il mondo di immagini e notizie delle proteste con una immediatezza mai vista prima.
Anche l'Unione Europea nella stessa occasione, tramite le parole di Catherine Ashton, Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune europea, ha condannato le restrizioni della libertà di espressione e dell'accesso a internet. Anche la Ashton ha sottolineato come i social network abbiano aiutati gli attivisti a liberarsi dall'isolamento e a denunciare l'oppressione.
A questo proposito l'UE ha lanciato la “No Disconnect Strategy”, presentata dal Commissario europeo per l'Agenda Digitale, Neelie Kroes che ha ricordato il diritto di comunicare liberamente come diritto fondamentale dell’uomo.
Infatti, visto che con strumenti come gli smartphone e tramite i social network gli attivisti si sono improvvisati con successo reporter, la strategia ‘No disconnect’ prevede tra le altre cose la distribuzione di ‘kit di sopravvivenza internet’ agli attivisti, completo di software e hardware per superare la censura e la sorveglianza dei regimi.
La Kroes ha anche affermato che “Usate correttamente, le tecnologie aiutano gli attivisti a diffondere la democrazia, senza essere spiati dalle autorità”.
E proprio sull'uso corretto dei nuovi media insiste molto il commissario europeo che è da poco riuscita a far sottoscrivere a ventotto aziende leader nel settore tecnologico e dei media una dichiarazione di intenti, con la quale si impegnano a rafforzare gli interventi per la sicurezza dei bambini in rete.
Le aziende che hanno aderito all'iniziativa sono Apple, BSkyB, Bt, Dailymotion, Deutsche Telekom, Facebook, France Telecom-Orange, Google, Hyves, Kpn, Liberty Global, Lg Electronics, Mediaset, Microsoft, Netlog, Nintendo, Nokia, Opera Software, Research in Motion, RTL Group, Samsung, Sulake, Telefonica, TeliaSonera, Telenor Group, Tuenti, Vivendi, Vodafone.
La protezione dei più piccoli è una delle priorità dell'Agenda digitale e questo accordo “fornirà sia ai bambini che ai loro genitori strumenti di protezione chiari e coerenti per sfruttare nel modo migliore l’universo online” ha affermato Neelie Kroes che ha poi proseguito “Questa nuova coalizione - fornirà sia ai bambini che ai loro genitori strumenti di protezione chiari e coerenti per sfruttare nel modo migliore l’universo online.” (francesca conti)

Ultimo aggiornamento: 14/05/2012 - 10:11