convegno su ricerca stili di vita ragazzi

Ci sono molte luci: al 76% delle ragazze “piace molto” la scuola frequentata; il 75% dei giovani pratica sport; il grado di soddisfazione del rapporto con i genitori è pari a 8, in una scala il cui massimo è 10. E ci sono alcune ombre: sono pochi i giovani che leggono e rari quelli che leggono più di un libro all’anno; l’89% delle ragazze passa al cellulare più di tre ore al giorno; circa la metà è toccato direttamente dal fenomeno del bullismo e circa il 25% da quello online e tra le ragazze coinvolte per una su due si tratta dell’aspetto fisico. È quanto emerge dalla terza ricerca sugli stili di vita delle ragazze e dei ragazzi in Toscana, promossa dalla Regione Toscana, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana e il Centro di documentazione per l’infanzia e l’adolescenza presso l’Istituto degli Innocenti di Firenze. I risultati sono stati presentati oggi durante un convegno che si è svolto nella sede dell’Istituto, alla presenza di una folta rappresentanza degli studenti che hanno partecipato alla ricerca.

La ricerca sugli stili di vita delle ragazze e dei ragazzi in Toscana è arrivata alla sua terza edizione coinvolgendo quest’anno circa 15mila studenti frequentanti le scuole secondarie di primo e di secondo grado (tra gli 11 e i 17 anni di età). Hanno collaborato alla ricerca 183 scuole e circa 800 classi che sono state contattate e accompagnate dal team di ricerca del Centro regionale infanzia e adolescenza (Cria) in tutto il percorso di rilevazione dei dati. La ricerca offre agli addetti ai lavori un valido strumento per approfondire e analizzare la condizione di preadolescenti e adolescenti favorendo una lettura dinamica e fruibile dei processi riguardanti la loro condizione che risulta particolarmente utile nella prospettiva della programmazione regionale di servizi e interventi sociali e sociosanitari integrati.

Scuola

Le ragazze delle scuole secondarie di I grado sono quelle a cui piace di più la scuola: il 76% indica “mi piace molto” o “mi piace abbastanza”, a fronte del 72% dei coetanei maschi. Con l’aumentare dell’età il gradimento per la scuola diminuisce e la stessa percentuale scende al 65% (-11%) per le ragazze e al 62% (-10%) per i ragazzi. Il 67% degli studenti individua la scuola come il contesto primario in cui creare nuove amicizie, anche se la scuola, oltre a essere luogo di aggregazione sociale, si configura anche come il contesto in cui si è maggiormente esposti a violenza verbale e psicologica (56%). Rispetto al fenomeno del bullismo emerge che l’utilizzo dei social network espone maggiormente a situazioni virtuali offensive e/o atti di cyberbullismo. Sulla vita social e online, sono le ragazze (47%) a subire e/o assistere maggiormente fenomeni di cyberbullismo rispetto ai ragazzi (36%), esposizione che aumenta con il crescere dell’età. L’ambito scolastico risulta anche un fattore ansiogeno nella vita dei giovanissimi. Il 39% degli studenti ammette di provare un po’ di stress rispetto alla scuola e ai compiti, il 45% per i più piccoli e il 33% per i più grandi. Il 23% afferma di essere molto stressato, il 29% si definisce abbastanza stressato e il 9% per niente stressato. In media, il 63% degli studenti non ha mai pensato di cambiare o abbandonare la scuola frequentata. Tra le motivazioni che spingono gli studenti a un cambio o abbandono della scuola si riscontra che il 39% ha voglia di essere indipendente e lavorare, il 38% sta molto male a scuola il 19% sostiene che la scuola frequentata è troppo difficile, il 18% afferma che andare a scuola è inutile e il 17% semplicemente afferma che non gli piace il tipo di scuola frequentata.

Tempo libero

La gestione del tempo libero dei ragazzi toscani si contraddistingue per una scarsa frequentazione di gruppi e associazioni, pari al 22% dei giovani e di questi il 56% lo fa in un contesto di ispirazione religiosa, mentre il 42% in gruppi musicali e giovanili come, ad esempio, gli scout. Una quota minoritaria frequenta gruppi e associazioni connotate da un più marcato impegno civico, come i gruppi di volontariato/umanitari (25%), quelli a difesa dell’ambiente e degli animali (19%) e di impegno politico (7%). In termini di frequenza, la tipologia di evento che più spesso richiama la presenza dei ragazzi sono gli spettacoli sportivi. Il 10% partecipa almeno una volta al mese. Il 75% dei giovani pratica sport: l’8% in modo saltuario e il 67% in maniera continuativa (cioè almeno una volta a settimana). Comunque un significativo 25% non pratica nessuno sport. Sul fronte della lettura emerge che la maggior parte dei ragazzi non ha letto alcun libro non scolastico nell’ultimo anno e tra chi ha dedicato il proprio tempo libero alla lettura, il numero di libri letti difficilmente supera la soglia di uno. Il cellulare è decisamente lo strumento più utilizzato: il 38% lo utilizza più di quattro ore al giorno, percentuale che sale addirittura al 68% per chi lo utilizza giornalmente per più di tre ore. Percentuali che per i più grandi delle secondarie di II grado salgono rispettivamente al 51% e all’84% e ancor di più nel caso delle femmine quelle che utilizzano il cellulare per più di quattro ore sono il 58% e per più di tre ore l’89%. Tra i ragazzi emerge anche una situazione di marcata debolezza nei confronti dell’aspetto fisico che risulta essere l’elemento di maggiore insoddisfazione con un valore medio complessivo, sempre nella scala da 1 a 10, di 6,7.

Relazioni

Tra i giovani due su tre dichiarano di avere molte amicizie e la frequentazione tra i ragazzi “di persona” è piuttosto assidua (soprattutto nella fascia 11-13 anni), anche se un ruolo importante viene giocato però anche dai canali social (WhatsApp, Telegram, Instagram), soprattutto tra i più grandi. In generale, la soddisfazione complessiva rispetto ai rapporti amicali è confortante e su una scala che va da 1 (per niente) a 10 (moltissimo), la valutazione media è di 8,1 per i maschi e a 7,8 per le femmine. Quello dei maltrattamenti online o delle offese è un fenomeno che trasversalmente tocca i preadolescenti e gli adolescenti in maniera analoga (circa 1 ragazzo su 5). L’oggetto delle offese, delle prese in giro riguarda principalmente l’aspetto fisico (1 ragazza su 2, meno per i ragazzi). Le famiglie oggi sono percepite come punti di riferimento, luoghi emotivi dove si sta al sicuro. Il grado di soddisfazione complessiva del rapporto con i genitori, è definito, nella scala da 1 a 10, in media un più che soddisfacente 8,0 (8,3 per i maschi e 7,6 per le femmine). La soddisfazione si abbassa però con il crescere dell’età.

Benessere e futuro

Rispetto al futuro e tra le loro possibili preoccupazioni, al primo posto si colloca “la crisi economica e la mancanza di lavoro” indicata dal 44%, a cui seguono “la situazione ambientale” (41%) e “le guerre” (37%). Emerge tra le ragazze e i ragazzi una evidente preoccupazione diffusa in merito alla guerra in Ucraina, il 75% dicono di essere “molto” o “abbastanza” preoccupati. Oltre la metà di loro dichiara di non avere mai affrontato il tema della transizione ecologica (55%), senza alcuna differenza legata al genere e all’età. Riguardo al benessere psicofisico, su una scala che va da 1 (per niente) a 10 (moltissimo), i giovani ritengono lo psicologo una figura potenzialmente per loro utile (punteggio 6,8), soprattutto le femmine più grandi che più spesso si sono rivolte a questa figura. Nel complesso, a prescindere dall’età, poco meno di un terzo delle ragazze e dei ragazzi si è rivolto a psicologi, con una leggera maggiore frequenza da parte delle femmine (34%) rispetto ai maschi (25%).

Ultimo aggiornamento: 20/11/2023 - 14:53