Si chiama “Sweetie” ed è la bimba virtuale che potrebbe rappresentare una svolta nel contrasto al fenomeno del turismo sessuale minorile via webcam. Sweetie è l'immagine di una bambina filippina di 10 anni. Al suo posto, alla tastiera in chat, gli operatori della ong Terres des Hommes ONG ideatrice del progetto, che nel 2013 in meno di due mesi, sono riusciti a identificare grazie a questa tecnologia oltre mille adulti di 72 paesi diversi disposti a pagare bambini nei paesi in via di sviluppo per prestazioni sessuali davanti alla webcam.

Sweetie è già attiva da alcuni mesi, tuttavia solo pochi giorni fa la campagna ha avuto il primo risultato concreto. Un giudice australiano ha infatti condannato Scott Robert Hansen, un “sex offender” di Brisbane, sulla base delle prove raccolte durante l’operazione Sweetie. “Siamo lieti di questo grande risultato, anche perché il giudice ha ritenuto che il reato commesso fosse assimilabile a quello compiuto nei confronti di una bambina vera”, dichiara Raffaele Salinari, presidente della Federazione Internazionale Terre des Hommes. “Ciò dimostra la validità del nostro metodo, che stiamo presentando alle Forze dell’Ordine di varie nazioni. Agire proattivamente utilizzando tecnologie come quella usata con Sweetie può dare il colpo di grazia a questo fenomeno”.

Il turismo sessuale minorile tramite webcam, conosciuto anche con l'acronimo di e WCST (Webcam Child Sex Tourism) è un fenomeno in crescita soprattutto verso i paesi in via di sviluppo.

Nonostante quasi tutte le nazioni del mondo abbiano norme che sanzionano il fenomeno, sono ancora poche le persone condannate per questa fattispecie perché la forze dell'ordine non possono agire senza la denuncia della vittima. E i bambini raramente riescono a denunciare questo tipo di crimine, spesso perché provenienti da famiglie poverissime e costretti dagli adulti a prostituirsi online.

Proprio per questo l'utilizzo di Sweetie potrebbe rappresentare un giro di vite nella lotta al fenomeno qualora venisse adottata in maniera massiva dai governi.(fr.cop)

Ultimo aggiornamento: 22/11/2018 - 16:34