Come giocano i bambini, come sono arredati gli ambienti, come si coordinano tra loro le educatrici, quali sono i rapporti con le famiglie. Ogni mattina i 16 pedagogisti scelti dall’Istituto degli Innocenti (che svolge e realizza le attività del Centro regionale di documentazione per l’infanzia e l’adolescenza) entrano nei nidi toscani ed osservano con occhi attenti la giornata dei bambini: dall’arrivo al pranzo, dall’uscita in giardino al gioco, dal riposo ai momenti di cura. Annotano ciò che vedono, senza interferire nelle attività e ciò che non riescono a osservare sarà oggetto dell’intervista alla responsabile del servizio educativo.

Non si tratta di visite ispettive per vigilare del rispetto delle norme – il compito spetta ai Comuni – la ricerca capillare realizzata dall’Istituto, che è partita nel mese di febbraio e che si concluderà a fine maggio, serve a valutare la qualità di tutti i nidi della Toscana, quelli pubblici, gestiti direttamente dai Comuni o a gestione affidata, e quelli privati, convenzionati o meno. Un lavoro ambizioso, del tutto inedito, che si fonda sui sopralluoghi organizzati in ogni zona della Toscana, dalle città ai paesi più isolati, per un totale di 794 strutture sparse in 204 comuni.

La rilevazione del Centro regionale di documentazione per l’infanzia e l’adolescenza è stata commissionata dalla Regione Toscana con l’obiettivo di verificare in modo sistematico lo stato dei nidi toscani. I dati raccolti saranno inseriti in un database e incrociati con i dati relativi ai costi di gestione (già raccolti ordinariamente dal sistema informativo regionale Siria).

Il risultato – che sarà disponibile dopo l'estate - evidenzierà non solo il livello di qualità educativa dei nidi toscani (lo spazio, la professionalità, le relazioni e le esperienze, la relazione con le famiglie, la documentazione), ma anche il rapporto fra qualità e costi, un binomio che può davvero essere un ottimo punto di equilibrio per le politiche di settore: dare garanzie di qualità ai bambini e alle famiglie ma anche utilizzare bene le risorse per garantire a tutti l'offerta di qualità.

Lo strumento utilizzato per la rilevazione è un questionario di valutazione messo a punto dall’Istituto degli Innocenti e inserito nell’aggiornamento del 2015 del Sistema di qualità dei servizi educativi per l’infanzia in Regione Toscana dove la qualità è concepita come un concetto multidisciplinare composta da cinque dimensioni che sono: “Ambiente, spazio, arredi e materiali”, “Assetto organizzativo”, “Programmazione del servizio”, “Relazioni e processi di esperienza”, “Relazioni con le famiglie, gli altri servizi e il territorio”.

Il gruppo dei 16 rilevatori è stato selezionato tra coloro che hanno competenze pedagogiche e che non lavorano nei servizi educativi (e possono così garantire una professionalità super partes). I rilevatori sono stati formati all’utilizzo dello strumento di valutazione della qualità dei nidi dall’Istituto degli Innocenti che continua ad affiancarli nel loro lavoro.

"La Regione Toscana da sempre investe sui servizi educativi per la prima infanzia (sia in termini di risorse finanziarie che professionali) – commenta l’assessora regionale all’istruzione, formazione e lavoro Cristina Grieco - con lo scopo di innalzare contemporaneamente la percentuale di bambine e bambini che frequentano i nidi e di mantenere, o addirittura migliorare, lo standard qualitativo dei servizi. Preziosa in questa prospettiva è la consolidata collaborazione con l’Istituto degli Innocenti in cui si inserisce questo importante tassello di monitoraggio e verifica del rapporto qualità-costo dei servizi, che ci permetterà di proporre i migliori modelli di efficacia-efficienza degli interventi come base per gli standard richiesti. Tutto nell’ottica di offrire alle nostre bambine e ai nostri bambini un’offerta educativa di eccellenza fin dai primi mesi di vita nell’ambito del diritto all’apprendimento per tutto l’arco della vita e del sistema integrato 0-6 previsto dalla legge sulla Buona Scuola”.

“La qualità è un tema importante nelle riflessioni che il Centro regionale ha condotto nel tempo – commenta la presidente dell’Istituto degli Innocenti Maria Grazia Giuffrida – questa rilevazione è una novità per la Toscana ma lo è anche a livello nazionale, serve a far emergere con chiarezza quanto di buono c’è nei servizi educativi, mettendo in risalto come si lavora con i bambini e soprattutto come i bambini si trovano al nido, oltre a osservare come si presentano le diverse strutture. L’osservazione diretta, fatta da occhi esperti, è senz’altro la metodologia più efficace per far emergere certi aspetti, soprattutto se correlata da un preciso strumento di valutazione che parte dall’idea che la qualità non può dipendere da fattori singoli ma da un concorso sinergico e armonico di molti fattori”.

(Nella foto il gruppo dei rilevatori radunato in sala Poccetti all'Istituto degli Innocenti)

Ultimo aggiornamento: 26/02/2018 - 16:56