L’Istituto degli Innocenti accoglie con soddisfazione lo stralcio della norma, in discussione al Senato, che rivede il ruolo dei Tribunali per i Minorenni all’interno della Riforma della Giustizia “Orlando”.

I vertici dell’Istituto sono tra i firmatari della petizione che ha raccolto oltre 26 mila consensi e ha riaperto il dibattito politico sulla necessità di mantenere intatte le caratteristiche dei Tribunali e delle Procure minorili, sostituiti, nel Ddl 2284, Delega al Governo recante disposizioni per l'efficienza del processo civile, già approvato alla Camera, con sezioni all’interno dei tribunali ordinari.

La proposta di fatto abolisce il Tribunale per i Minorenni, al quale resterebbe solo la competenza in ambito penale, e affida tutta la delicata materia della tutela minorile, dalle decisioni sulla responsabilità genitoriale, alle adozioni, ai minori stranieri non accompagnati, al Tribunale Ordinario che si occupa di materie ben diverse, dagli incidenti stradali ai marchi e ai fallimenti.



“E’ importante riconoscere le specificità dei Tribunali per i Minorenni che al giudice togato affiancano le conoscenze specialistiche dei giudici onorari competenti sulle tematiche dell’età evolutiva e capaci di capire la psicologia di bambini e ragazzi nelle diverse fasi dello sviluppo – commenta Maria Grazia Giuffrida, presidente dell’Istituto degli Innocenti impegnato nella tutela dei minori come nella formazione e aggiornamento delle figure professionali che si occupano di bambini, ragazzi e famiglie – La riforma così presentata separa anche le competenze civili da quelle penali e interrompe una cultura acquisita in materia minorile che si fonda sulla lettura complessa delle situazioni di disagio dei minori e delle famiglie”.



“Il prezioso patrimonio costituito da una prassi giornaliera consolidata di lavoro fianco a fianco tra giudici togati e onorari – aggiunge il direttore generale dell'Istituto, Giovanni Palumbo - non può essere sostituito dal continuo ricorso a pareri specialistici esterni (Consulenze tecniche). Il provvedimento rischia di incidere pesantemente sulla vita di bambini e adolescenti già messi a dura prova da biografie molto difficili”.



Come annunciato dal ministro della Giustizia Andrea Orlando il 31 luglio, la norma sarà stralciata “per ascoltare altre voci e favorire così un approfondimento della materia".

Ultimo aggiornamento: 03/08/2017 - 10:19