Oltre 150 classi tra scuola primaria e secondaria di primo grado, 46 plessi scolastici in tutta Italia e oltre 3100 alunni coinvolti: sono i numeri della terza annualità del Progetto per l’inclusione di bambini e adolescenti rom, sinti e caminanti, promosso dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali in collaborazione con il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca e l’Istituto degli Innocenti. Il percorso, avviato nel 2013, tocca 13 città dal Nord al Sud dello Stivale: Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Milano (solo per l’anno scolastico 2013/14), Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma, Torino e Venezia.

Dei bambini e ragazzi coinvolti, 391 sono rom, sinti e caminanti. Rispetto alla prima annualità, oggi le scuole partecipanti sono più del doppio e le classi e i bambini RSC coinvolti sono circa il triplo.

Il progetto, che si sviluppa sia in ambiente scolastico che nel contesto abitativo, si pone all’interno di una cornice istituzionalmente condivisa, costituita dalla Strategia nazionale d’inclusione dei rom, sinti e caminanti 2012-2020, dal Terzo Piano biennale nazionale di azioni e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva e dalla Convenzione Onu sui diritti del fanciullo. Ai momenti di cooperative learning e alle attività laboratoriali a scuola, si alterna il lavoro nel campo o in altri contesti abitativi dei bambini.

Le finalità generali dell'iniziativa sono quelle di favorire processi di inclusione dei bambini e adolescenti RSC, promuovere buone prassi di lavoro e di saperi e costruire una rete di collaborazione tra le città coinvolte. Al termine del ciclo diversi gruppi di lavoro hanno prodotto alcuni video per raccontare l’esperienza, che sono oggi raccolti sul canale YouTube del progetto.

Ultimo aggiornamento: 24/01/2019 - 17:43