I racconti dei nonni hanno abitato l'infanzia di tutti noi. Storie di luoghi scomparsi, di povertà e lavoro, di guerra e migrazioni, di famiglia.

“Ti ci porto” nasce per valorizzare questo patrimonio di esperienza e conoscenza attraverso il racconto sul web e la condivisione con le nuove generazioni.Nasce quindi da un diffuso bisogno di storie, e di “storia”, dalla necessità di trovare un vero terreno di scambio fra presente e passato.

“Ti ci porto” è un progetto realizzato da Istituto degli Innocenti, insieme a Anci Innovazione, Eda Servizi e Lama, e grazie al contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le politiche della famiglia .

Si rivolge a gruppi di anziani che abbiano voglia di raccontarsi, aiutati da facilitatori e ragazzi. Il percorso è scandito da quattro tappe, che si svolgeranno fra il 2014 e il 2015. Sono quattro anche i comuni toscani che hanno aderito: Scandicci, Pontassieve, Agliana e Campi Bisenzio. I primi incontri sono previsti per il mese di novembre 2014, tutte le date e i luoghi su www.ticiporto.it. Le iscrizioni sono ancora aperte.

Ascolto, memoria e condivisione sono le parole chiave del progetto.Senza perdere il fascino dell'oralità e della narrazione, i partecipanti troveranno negli strumenti del web nuove possibilità per dare corpo alla proprie storie. E soprattutto troveranno nei ragazzi/tutor un pubblico interessato e capace di aiutarli a utilizzare al meglio la rete. Obiettivo generale del progetto è trasformare la conoscenza del proprio territorio in un terreno comune di incontro tra anziani e giovani, attraverso gli strumenti della promozione di stili di vita sani e attivi, del racconto delle esperienze degli anziani ai giovani e della condivisone via web.

Ecco cosa accadrà in questi mesi. In una prima fase, gli anziani e i ragazzi attivamente coinvolti nel progetto parteciperanno a 4 incontri formativi propedeutici. Saranno poi organizzati sei incontri formativi di approfondimento, nei quali, utilizzando gli strumenti web e approcciandosi alla “social media strategy”, si organizzerà in modalità partecipata la gita, quale attività conclusiva del progetto. Dopo la gita, possono essere organizzati altri 6 incontri formativi per un ulteriore approfondimento e per l'organizzazione di nuovi itinerari.

Oltre al raccontare sul web luoghi e percorsi viene aggiunta la possibilità che gli stessi anziani narratori diventino degli accompagnatori per famiglie e per cittadini interessati a scoprire quei posti, letteralmente “portandoceli”. Ecco che dallo scambio fra generazioni si ottiene una ricaduta per tutto il contesto sociale, che si auto promuove.

La progettazione di “Ti ci porto” ha quindi individuato uno spazio tipicamente legato al contesto della ricca terra di Toscana (ma trasferibile a tutta Italia), dove far convergere da un lato le nuove competenze linguistiche e di uso dei media dei nativi digitali, dall’altro le conoscenze legate alla memoria, alla pratica lavorativa e al vissuto dei territori e della loro storia, tesaurizzate dagli anziani: questo spazio di convergenza è il racconto del territorio attraverso lo strumento del web 2.0, della geolocalizzazione e della condivisone nei social media. (fr. cop)

Ultimo aggiornamento: 22/11/2018 - 16:34