La grande diffusione di internet e delle nuove tecnologie tra i bambini, che non a caso molti chiamano nativi digitali, non poteva lasciare indiffente l'Unicef IRC (Innocenti Research Center), centro di ricerca Unicef che ha appena pubblicato il rapporto “La sicurezza dei bambini online: sfide globali e strategie”.
La ricerca realizzata in collaborazione con il Child Exploitation and Online Protection Centre (CEOP) nel Regno Unito non si limita a sottolineare rischi e opportunità legati all'utilizzo da parte dei più piccoli delle nuove tecnologie ma indica possibili soluzioni per la messa in sicurezza dei bambini on line.
Tanti infatti sono secondo il rapporto le opportunità e i benefici portati dalla rete ai bambini, tra questi l'aumento di possibilità di successo scolastico e di inclusione sociale, al tempo stesso però internet espone i bambini a pericoli legati allo scambio di immagini pedopornografiche, adescamenti on line e cyberbullismo. Il rischio è maggiore nelle zone in cui la conoscenza dei pericoli e dell'uso di internet sono meno avanzati come in Africa e in gran parte dell'Asia e del Medio Oriente, infatti il fatto di utilizzare con grande naturalezza i social network espone tutti i bambini ai medesimi pericoli ma stare sui SNS da cybercafè invece che da casa con la presenza dei genitori espone i bambini a maggiori rischi. E' la carenza di conoscenza delle nuove tecnologie da parte dei genitori unita a situazioni economiche problematiche a esporre maggiormente i bambini agli adescamenti e alle molestie on line.
Dalla ricerca sono emerse quattro linee guida per proteggere adolescenti e bambini dai pericoli on line:
responsabilizzazione dei bambini per proteggersi
rimozione delle impunità per chi commette abusi
riduzione della disponibilità e della possibilità di accedere in rete a situazioni di rischio
protezione e supporto per le vittime.

Ultimo aggiornamento: 19/12/2011 - 17:19