Un momento del seminario ''Prendersi cura dell'adozione in Toscana''

Un momento del seminario ''Prendersi cura dell'adozione in Toscana''

La Toscana rimane in cima alla graduatoria delle regioni per tasso di richieste di autorizzazione: nel 2021 l'hanno inoltrata 12,2 coppie coniugate fra i 30 e i 59 anni ogni 100mila residenti, un'incidenza superata solo da Molise e Basilicata e che la pone al terzo posto a livello nazionale e al primo fra le grandi regioni dello Stivale, davanti a Umbria, Liguria e Trentino Alto Adige. Vero che in generale adozioni e richieste sono tornate a risalire: in Italia, infatti, le coppie che hanno chiesto l'autorizzazione all'ingresso sono state 563, in aumento rispetto alle 526 del 2020 ma comunque ben al di sotto delle 969 del 2019. Solo dieci anni fa erano 2.469.

Il seminario “Prendersi cura dell'adozione in Toscana: dai dati alle prospettive per il futuro”

C'è dunque ben poco da sorridere: dati alla mano, lo ha spiegato chiaramente Roberto Ricciotti, statistico dell’Istituto degli Innocenti, ieri mattina nella Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati, nel corso di “Prendersi cura dell'adozione in Toscana: dai dati alle prospettive per il futuro”, il seminario per operatori che si occupano di adozione cui sono intervenuti anche l'Assessore regionale alle politiche sociali Serena Spinelli, il Presidente del Tribunale dei Minorenni di Firenze Luciano Trovato, il dirigente del settore welfare e innovazione di Regione Toscana Alessandro Salvi, la funzionaria dell'area programmazione dell'amministrazione regionale Angela Vignozzi, la responsabile del Centro Adozioni del Comune di Firenze Claudia Magherini e Chiara Bencini, coordinatrice del settore adozioni e cooperazione internazionale di Anpas in rappresentanza degli enti autorizzati.

E' crisi anche in Toscana

I dati e le tendenze raccolti e analizzati nel rapporto “Le adozioni in Toscana negli anni della pandemia da Covid-19” curato dall'Istituto degli Innocenti nell’ambito delle attività del Centro regionale di documentazione per l'infanzia e l'adolescenza grazie alla preziosa collaborazione esistente fra Regione Toscana, Tribunale per i Minorenni di Firenze e lo stesso Istituto, che rappresenta una pratica di eccellenza per il monitoraggio e la conoscenza del fenomeno adottivo. I dati del rapporto, presentato in occasione del seminario, sono eloquenti: nel 2021 le coppie richiedenti adozione al tribunale per i minorenni di Firenze sono state 431, decisamente di più delle 350 registrate nel 2020 in piena pandemia, ma sostanzialmente in linea con i dati del 2019 (436) che avevano rappresentato il minimo storico dal 1999. Al riguardo sono due gli aspetti sottolineati nel seminario: in primo luogo i dati relativi alle domande di adozione sono anche una proiezione sul futuro in quanto riguardano richieste che, in caso di esito positivo, andranno a buon fine, in media, fra quattro o cinque anni per le adozioni internazionali e fra tre o quattro per quelle nazionali. Il secondo aspetto riguarda la composizione del pur modesto incremento fatto segnare nel 2021 che, per il 70%, è costituito da domande di sola adozione nazionale. “L'aumento delle domande tra il 2020 e il 2021 è caratterizzato da molta cautela e dalla volontà di rimanere per l'intero iter adottivo sul territorio toscano – ha commentato Ricciotti senza, quindi, intraprendere viaggi con tutti i rischi che gli spostamenti in regime di pandemia si portano dietro”.

L'impatto sulle adozioni internazionali

L'impatto più rilevante, dunque, è sulle adozioni internazionali che, per il secondo anno consecutivo, in Toscana rimangono sotto le cento annue: nel 2021, infatti, sono state 91, il minimo storico mai toccato, escludendo l'anno di pandemia. Il 17,1% dei minori adottati proviene dall'Ungheria, l'11,0% dalla Colombia, l'8,5% da Haiti e l'8,3 dall'India. Tutti gli altri Paesi di provenienza si collocano sotto la soglia del 5%, incluse Ucraina e Federazione Russa. Dunque le conseguenze del conflitto in corso, almeno sulle adozioni in Toscana, dovrebbe essere modesto.

I tempi medi per l'autorizzazione all'ingresso in Italia e l'età delle coppie

Con l'emergenza sanitaria si sono ulteriormente dilatati anche i tempi che intercorrono fra la domanda di adozione internazionale e quella dell'ingresso in Italia: nel 2020 occorrevano 46,7 mesi (3,8 anni) nel 2021 51,7 (4,3 anni). Molto alta anche l'età media delle coppie alla presentazione della domanda di disponibilità: 43,1 anni per gli uomini e 41,5 per le donne. Un valore, però, che cresce ulteriormente per le richieste di adozione internazionale arrivando a 45,7 anni per gli uomini e 42,7 per le donne. Rispetto al 2020, invece, diminuisce lievemente l'età media all'adozione: 45,7 anni per gli uomini e 44,5 per le donne contro, rispettivamente, i 47,2 e 44,5 anni dell'anno precedente.

Con l'emergenza sanitaria si sono ulteriormente dilatati anche i tempi che intercorrono fra la domanda di adozione internazionale e quella dell'ingresso in Italia: nel 2020 occorrevano 46,7 mesi (3,8 anni) nel 2021 51,7 (4,3 anni). Molto alta anche l'età media delle coppie alla presentazione della domanda di disponibilità: 43,1 anni per gli uomini e 41,5 per le donne. Un valore, però, che cresce ulteriormente per le richieste di adozione internazionale arrivando a 45,7 anni per gli uomini e 42,7 per le donne. Rispetto al 2020, invece, diminuisce lievemente l'età media all'adozione: 45,7 anni per gli uomini e 44,5 per le donne contro, rispettivamente, i 47,2 e 44,5 anni dell'anno precedente.

Ultimo aggiornamento: 03/10/2022 - 17:01