Materiali dal workshop a Berlino di Progetto Carmia

Progetto CarMia, alcuni dei materiali prodotto nel corso del workshop di Berlino del giugno 2022

La peer education e il coinvolgimento attivo dei giovani quali agenti del cambiamento. Passa anche da qui l’affermazione della Caring Masculinity, la maschilità accudente come modello alternativo a quello della maschilità dominante, quale via per prevenire la violenza di genere. E’ l’obiettivo di CarMia, un acronimo che sta proprio per Caring Masculinity in Action, il progetto internazionale coordinato dall’Istituto degli Innocenti e che coinvolge altri cinque partner europei: l’Institute for Masculinity Research and Gender Studies in Austria, il Center of Women’s studies and Policies in Bulgaria, il Peace Institute in Slovenia, l’Asociacion de Hombre por la Igualdad de Genero in Spagna e il Dissens in Germania.

Il seminario di Berlino

Proprio Berlino, dall’8 al 10 giugno, ha ospitato la tappa più recente di un progetto innovativo che ha cominciato a muovere i suoi primi passi nel marzo scorso. La tre giorni nella capitale tedesca è stata l’occasione anche per fare il punto sui prossimi passaggi operativi e organizzativi ma soprattutto per iniziare a sviluppare e affinare approcci e strumenti. Due sessioni di lavoro, infatti, sono state interamente dedicate proprio alla presentazione dei metodi per lavorare con i ragazzi nella prevenzione della violenza di genere. Venerdì 9 Michael Hackert del Dissens si è soffermato sulla riflessività di genere nel lavoro con i ragazzi e sulla comunicazione non violenta a partire dall’esperienza e dai percorsi portati avanti dal Dissens a Neukolln, uno dei quartieri più popolosi e multietnici di Berlino. Il giorno dopo, invece, è stata la volta di Christiane Quadflieg dell’Institute for Gender Reflective Violence Prevention che ha presentato Tesya, il percorso di formazione per bambini e giovani contro la violenza di genere sviluppato dall’istituto tedesco per prevenire i fenomeni di aggressività giovanile.

Dalla cornice teorica alla metodologia e agli strumenti operativi

Dalla cornice teorica alla metodologia e agli strumenti operativi. Il seminario di Berlino, infatti, arriva dopo quello di Firenze dell’aprile scorso, organizzato dall’Istituto degli Innocenti e affidato al professore Michael Kehler dell’Università di Calgary. “Se la violenza di genere è una responsabilità condivisa, è necessario aiutare gli uomini a problematizzare i loro comportamenti e scelte – aveva detto -: per questo la maschilità va interrogata ed è necessario promuovere il più possibile l’auoriflessività maschile”. Esattamente da qui ha preso le mosse anche la tre giorni del progetto Carmia a Berlino.

Progetto Carmia: gli obiettivi

D’altronde la prevenzione della violenza di genere attraverso il coinvolgimento attivo dei giovani e la promozione del cambiamento nell’atteggiamento di uomini e ragazzi in relazione ai modelli maschili dominanti è l’obiettivo principale di Carmia. Uno scopo che il progetto si propone di raggiungere anche attraverso l’utilizzo della metodologia della peer education e l’elaborazione di uno speciale pacchetto on line di materiale per la formazione, oltreché mediante la rilevazione dei bisogni attraverso consultazioni con gruppi di adolescenti e la realizzazione d’incontri formativi per insegnanti, operatori e studenti.

Ultimo aggiornamento: 14/06/2022 - 10:17