foto del seminario del progetto CarMia del 13 aprile 2022

“La violenza di genere non è un problema delle donne, ma una questione che riguarda noi uomini”. Parte da qui il viaggio del professor Michael Kehler nell'universo maschile. Smontando uno dopo l'altro luoghi comuni e credenze diffuse che da secoli plasmano la narrativa di quell'universo.

Progetto CarMiA per promuovere una maschilità accudente

Le stesse su cui andrà ad incidere CarMiA, Caring Masculinities in Action, ossia maschilità accudenti in azione. Un progetto internazionale coordinato dall’Istituto degli Innocenti e che coinvolge altri cinque partner di altrettanti paesi: Dissens per la Germania, Institute for Masculinity Research and Gender Studies per l'Austria, Center of Women's Studies and Policies in Bulgaria, Peace Institute in Slovenia e Asociacion de Hombre por la Igualdad de Genero in Spagna. L’obiettivo è la prevenzione della violenza di genere attraverso il coinvolgimento attivo dei giovani e la promozione del cambiamento nell’atteggiamento di uomini e ragazzi in relazione ai modelli maschili dominanti. Temi e questioni da sempre al centro dell’interesse e degli studi del professor Kehler, docente canadese dell’Università di Calgary, uno dei massimi studiosi di masculinities studies, che mercoledì 13 aprile ha guidato il primo seminario di approfondimento organizzato dal progetto CarMiA e ospitato nella Sala Poccetti dell’Istituto degli Innocenti.

Il costo della maschilità egemonica

“La socializzazione maschile ha poco a che fare con la biologia e molto con i condizionamenti di tipo sociale e culturale su cui è stato costruita la narrativa mainstream ancora oggi imperante - ha spiegato  il professor  Kehler -: ci sono regole non scritte ma che noi maschi conosciamo bene e a cui tendiamo ad aderire o conformarci fin dalla tenera età, pena il venire escluso dal cosiddetto “club dei maschi”. Regole che fanno male: alle vittime di violenza sicuramente, ma anche agli uomini. “Come quella che c’impone di non mostrare emozioni, vulnerabilità e dolore, soffrire in silenzio per essere adeguati rispetto all'immaginario che ci vuole aggressivi, duri e forti”.  La maschilità egemonica ha un costo e lo pagano salato anche gli uomini: “Secondo gli studi della Canadian Mental Health Association gli uomini hanno una probabilità tripla di morire di suicidio rispetto alle donne” sottolinea Kehler. Non solo. Le ricerche dicono pure che “i ragazzi hanno un enorme bisogno di amicizie maschili strette e forti, che contemplino anche la dimensione della fisicità, con buona pace di un'altra regola del modello del maschio egemonico secondo cui agli uomini non è consentito esprimere l’affettività anche attraverso il contatto fisico. Per questo, fin dal giorno in cui è nato, non ho problemi a dire “ti voglio bene” a mio figlio Matthew: lo facciamo reciprocamente, ormai, da 17 anni”.

L'aspetto fisico, un rapporto conflittuale anche per gli uomini

Poi c'è il corpo, emblema e manifesto di virilità da ostentare nel gruppo dei pari e sempre più rappresentato anche dai media come un corpo esteticamente perfetto secondo i canoni dominanti. “Al punto che i ragazzi che non raggiungono quel modello ideale si sentono inadeguati fino a vergognarsene e sfuggire allo sguardo dei pari” racconta Kehler attingendo alla sua lunga esperienza di ricerca sul campo. Il rapporto con la corporeità, dunque, è una sfida anche per l'universo maschile.

CarMiA, i prossimi passi

Tanti stimoli e piste di lavoro per CarMiA, progetto che mette al centro proprio gli adolescenti e destinato a professionisti che operano con bambini e giovani (insegnanti, allenatori, operatori sociali), e soprattutto agli stessi teen-ager che diventeranno a loro volta peer educator.
Molte le azioni che saranno messe in campo: rilevazione dei bisogni tramite consultazioni con gruppi di adolescenti, incontri formativi per insegnanti, operatori e studenti delle scuole superiori, laboratori nelle scuole con il coinvolgimento attivo dei giovani in qualità di agenti del cambiamento. Infine sarà elaborato uno speciale pacchetto online di materiale per la formazione.
CarMiA, realizzato nell’ambito del Programma europeo Cerv-2021-Daphne, si concluderà il 28 febbraio 2024.

Ultimo aggiornamento: 21/04/2022 - 13:06