Presidente Istituto degli Innocenti, Maria Grazia Giuffrida

Negli ultimi anni, stiamo assistendo a un aumento preoccupante di episodi di violenza tra adolescenti, fenomeno sempre più frequente e diffuso, dalle varie sfaccettature che ha bisogno di un'attenzione urgente da parte delle istituzioni e della società in generale.

Le cause di questa escalation di violenza possono essere molteplici e complesse. Negli ultimi anni, la pandemia COVID-19 ha avuto certamente un impatto significativo sulla vita quotidiana delle persone, inclusi gli adolescenti. La pandemia ha causato un aumento della tensione e dello stress in molte famiglie e questo può aver contribuito ad un aumento di aggressività tra adolescenti. La limitazione delle attività sociali ha privato gli adolescenti di opportunità importanti per la loro crescita e sviluppo personale. Inoltre l'aumento dell’uso dei dispositivi digitali durante la pandemia ha contribuito al verificarsi di una maggiore incidenza di casi di cyberbullismo.  La pressione sociale e la competizione tra i coetanei, soprattutto per quanto riguarda il successo scolastico e la popolarità sui social network, possono portare a conflitti e aggressioni.

L'impatto negativo dell’utilizzo sbagliato dei media e della tecnologia sulla vita degli adolescenti non può essere sottovalutato, la diffusione della violenza sui social network e la pressione per adeguarsi a determinati standard di bellezza e comportamento online possono aumentare l'ansia e la depressione, e in alcuni casi indurre al suicidio. Importante a tal proposito segnalare l’iniziativa del Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri che, il 7 febbraio, in occasione del Safer Internet Day, la Giornata mondiale per la sicurezza in Rete istituita dalla Commissione europea, ha diffuso lo spot video della nuova campagna di sensibilizzazione e contrasto al cyberbullismo, realizzata a cura dell’Istituto degli Innocenti. Conoscere il codice di comportamento online è fondamentale come applicare le buone norme di educazione del vivere quotidiano.

E’ auspicabile che le istituzioni forniscano supporto e risorse ai giovani in difficoltà. Programmi di prevenzione della violenza nelle scuole, l'offerta di servizi di counseling e terapia per i giovani in difficoltà e l'educazione alle famiglie sulle dinamiche della violenza e su come riconoscere i segnali di allarme possono essere degli ottimi spunti di partenza per interventi concreti e capillari.

Alcune chiavi per affrontare il problema della violenza tra adolescenti ed aiutare le vittime a superare queste esperienze traumatiche possono essere l'educazione: la prevenzione è l’intervento primario e imprescindibile per limitare e combattere il problema della violenza tra adolescenti. Docenti e genitori dovrebbero educare i giovani al rispetto degli altri, aiutarli a gestire la rabbia e supportarli laddove conseguenze negative possano derivare da atti di violenza. Anche la comunicazione è fondamentale per intervenire positivamente su questo fenomeno: incoraggiare i giovani a comunicare i loro sentimenti e a parlare di eventuali problemi che potrebbero essersi verificati a scuola o tra amici, insegnare loro a risolvere pacificamente i conflitti e trovare risoluzioni a problemi sono certamente azioni da inserire tra le attività quotidiane a diversi livelli. Occorre altresì sviluppare gli interventi di sostegno ai giovani che hanno subito violenza, ad esempio attraverso gruppi di supporto o terapie individuali al fine di aiutarli a superare i traumi e a rafforzare la loro autostima. Le azioni che si pongono in essere devono essere tempestive: se si sospetta che un giovane stia subendo violenza è importante intervenire immediatamente per garantire la sua sicurezza e fornire il supporto di cui ha bisogno. Questo può implicare la segnalazione alle autorità competenti o la richiesta di aiuto a un professionista del settore.

Infine, è necessario un adeguato coinvolgimento delle comunità: la comunità può giocare un ruolo importante nella prevenzione della violenza tra adolescenti, ad esempio organizzando programmi di mentoring e attività di gruppo che incoraggino la cooperazione e il rispetto reciproco. E’ importante che la società in generale presti maggiore attenzione ai giovani e che li sostenga nella loro crescita e nel loro sviluppo. Questo può significare offrire opportunità di volontariato e di partecipazione a programmi di formazione per i giovani e incoraggiare le conversazioni sulla prevenzione della violenza e sulla risoluzione pacifica dei conflitti.

In conclusione, la violenza tra adolescenti è un grave problema che richiede una risposta coordinata da parte delle istituzioni, della società e delle famiglie. Occorre agire rapidamente per fornire supporto e risorse ai giovani in difficoltà, e lavorare insieme per creare una cultura che valorizzi la non violenza.

Maria Grazia Giuffrida

Ultimo aggiornamento: 21/02/2023 - 17:18