Sono stati 449 i bambini, le bambine, i ragazzi e le ragazze vittime di violenze in Italia nel 2019 secondo i dati del Ministero dell’Interno che ha raccolto il numero di delitti denunciati a danno di minori (552 nel 2019). Per la maggioranza si tratta di violenze sessuali (159 denunce), di violenze sessuali aggravate (143), di atti sessuali con minorenni (107). Meno numerose sono le denunce per detenzione di materiale pornografico prodotto con sfruttamento sessuale di minori (32), per pornografia minorile (51), per corruzione di minorenne (31) e per prostituzione minorile (24). Il numero delle vittime, secondo i dati della Polizia di Stato, è in diminuzione perché sono state 568 nel 2017, 560 nel 2018.

In occasione della Giornata nazionale contro la pedofilia è utile evidenziare almeno alcuni dei dati forniti da fonti istituzionali che aiutano a ricostruire le caratteristiche del fenomeno dell’abuso e dello sfruttamento sessuale dei minori, analizzato dalla relazione al Parlamento ai sensi della legge 269 del 1998 che stabilisce “le norme contro lo sfruttamento della prostituzione, della pornografia, del turismo sessuale in danno di minori, quali nuove forme di riduzione in schiavitù”.

L’ultima relazione riporta i dati 2019 ed è stata curata dall’Istituto degli Innocenti che offre supporto tecnico scientifico al Dipartimento per le politiche dalla famiglia che presiede l’Osservatorio per il contrasto della pedofilia e della pornografia minorile, istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri nel 2006 e che ha il principale compito di acquisire e monitorare i dati e le informazioni relativi alle attività svolte da tutte le pubbliche amministrazioni, in materia di prevenzione e repressione del fenomeno dell’abuso e dello sfruttamento sessuale di bambini e ragazzi.

Nel lavoro di raccolta dei dati emergono quelli relativi alle attività di contrasto alla pedofilia svolte dagli uffici della Polizia postale e delle comunicazioni che nel 2019 ha denunciato 627 persone, ne ha arrestate 37 e perquisite 516. Interessante è il lavoro della Polizia postale sull’attività di monitoraggio di siti web: sono stati oltre 49 mila quelli segnalati e tra questi 119 sono inseriti nella black list che contiene in totale 2.295 siti. Tra i risultati di questa attività, ci sono le denunce per cyberbullismo che sono state 441 nel 2019 e che sono aumentate in tre anni del 47%.

Il Dipartimento di giustizia minorile riporta il dato dei ragazzi vittime di reati sociali che sono stati presi in carico dai servizi sociali: sono stati 213 nel 2019, il 72% di loro sono ragazze, l’8% sono di cittadinanza straniera.

Nel monitoraggio del Ministero di giustizia si trovano anche i minorenni e i giovani adulti in carico ai servizi minorili per i reati per i quali è indicato internet quale luogo del reato, nel marzo 2019 erano 127, il 60% di loro ha tra i 16 e i 17 anni, il 30% tra i 14 e i 15.

Nello scenario informativo nazionale non può mancare il lavoro dell’Arma dei Carabinieri che ha raccolto 1.286 denunce di persone accusate di reati di abuso e sfruttamento sessuale di minori, 500 sono stati gli arresti.

Dai dati Istat emerge invece che la tipologia di delitto più numerosa e anche in forte ascesa in Italia è la pornografia minorile e la detenzione di materiale pedopornografico, le denunce nel 2017 erano 560 e sono state 793 nel 2019 con un incremento del 40%.

Infine la relazione offre i dati del Servizio 114 Emergenza Infanzia-Telefono Azzurro che nel 2019 ha gestito 171 casi di abuso sessuale offline (122 casi) e online (49 casi).

Ultimo aggiornamento: 10/12/2021 - 15:58